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Itinerari in Bici e in Treno

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Il Tagliamento è attraversato all'altezza di Cornino dalla linea ferroviaria Sacile-Gemona, che offre l'opportunità di coniugare treno e bicicletta. Operazione ovvia in Europa, e ancor più nella vicina Austria: solo sulla San Candido-Lienz le ferrovie austriache trasportano 80.000 cicloturisti l'anno.ferrovia cimano

Da Vienna infatti si dipana un reticolo di ciclabili e "riciclabili" che raggiungono Lignano attraverso strade locali, in gran parte agricole e a traffico zero. Attorno al Tagliamento poi, raggiungendo le postazioni militari della prima guerra mondiale o il sistema fluviale del Cellina-Meduna, si stende una rete di ciclabili o di strade a bassa percorrenza che consentono al cicloturista di allargare lo sguardo al di là degli argini del Tagliamento

Paradossalmente queste opportunità da noi non sono pubblicizzate e perfino sul "libero" web ce n'è poca traccia. 

Pare tuttavia che le cose si stiano muovendo nella giusta direzione in quanto si parla di valorizzare la cultura del treno attraverso proposte atte a coniugare turismo e trasporto ferroviario. Il potenziamento di alcune linee come quella della Pedemontana -da Sacile a Gemona- può fungere anche da trampolino per il turismo in zone che pur avendo molto da offrire, sono poco conosciute. Le ferrovie del Friuli Venezia Giulia quindi come patrimonio di storia, cultura e turismo

Vai alla descrizione della proposta di legge

 

Ciclabile Vienna-Lignano

mappa ciclabileDa Vienna a Lignano in bici, dalla montagna si può scendere fino al mare lungo un percorso che oltre ad affascinare il turista per la bellezza paesaggistica può valorizzare le realtà ricettive ed enogastronomiche presenti sul territorio. Si tratta infatti di 84 Km che uniscono l'Austria all'Adriatico seguendo il corso del Tagliamento, ultimo fiume alpino morfologicamente integro, passando per San Daniele (prosciutto), il castello di Susans, di Colloredo di Monte Albano (dove visse Ippolito Nievo), Villa Manin (epoca palladiana). Natura, cultura, cucina: il classico tris del turismo slow che cresce al ritmo del 10% annuo.

Ecco intanto qualche sito comunque utile per avere maggiori informazioni sulla ciclabile Vienna-Lignano:

In Friuli piste low cost       La riciclabile friulana, dall'Adriatico all'Austria       Friuli, le piste ciclabili in versione low cost

Questo percorso è in fase di completamento ma analogo tragitto si può percorrere unendo diversi itinerari già reperibili in rete:

Villach-Coccau      Coccau-Tarvisio      Tarvisio-Pontebba       Pontebba-Resiutta      Resiutta-Gemona      Gemona-Buja      Buja-Ragogna       Ragogna-San Daniele-Codroipo       Codroipo-Lignano

 

 


La strada di Bottecchia

BottecchiaOttavio Bottecchia (1894-1927), soprannominato Il boscaiolo del Friuli, fu il primo italiano a vincere il Tour de France e detiene il primato assoluto di aver indossato la maglia gialla dal primo all'ultimo giorno del Tour nel 1924. Nel 1927 venne trovato agonizzante lungo la strada che da Cornino va a Peonis; dopo una decina di giorni morì. Cosa accadde durante quello che fu il suo ultimo allenamento è tuttora un mistero.

L'itinerario circolare, di media difficoltà, si sviluppa tra le Prealpi Giulie (UD) seguendo il corso del fiume Tagliamento, offrendo magnifici scorci anche sul "re dei fiumi alpini". Il percorso, lungo il quale si può trovare il monumento a Bottecchia, consente inoltre di fare una visita alla riserva naturale del lago di Cornino.

Vai al percorso

 

 

 


Itinerario regionale FVG3 da Meduno a Pinzano

puntic1Il percorso offre ampie e suggestive visuali sul torrente Meduna e sui ruderi del castello di Toppo. Lungo il tragitto si può ammirare il "Puntic", ponte sul torrente Cosa, già esistente in epoca romana, che offre uno scorcio sul sottostante corso d'acqua o attraversare le caratteristiche località del comune di Castelnovo e apprezzare il bosco di Valeriano nel silenzio di una strada sterrata. Si ha inoltre la possibilità di visitare la chiesa di Travesio, di Lestans e di Valeriano con bellissimi affreschi del Pordenone e di Pomponio Amalteo, nonché alcune opere del Pilacorte. Strada facendo si incontrano anche molti locali tipici dove fermarsi a riposare o a bere e mangiare.

L'itinerario di facile percorribilità, si svolge prevalentemente su strade campestri e a traffico limitato. Parte del percorso è su strade di viabilità ordinaria. Si ha inoltre la possibilità di abbinare la bici al treno (vedi ferrovia pedemontana Sacile-Gemona).

Vai al percorso

 

La ferrovia pedemontana Sacile-Gemona (riattivata a luglio 2018):

un'esperienza da fare (di Alberto Canella)

A chi ama il paesaggio collinare e le ferrovie, soprattutto quelle meno recenti, consiglio un viaggio sulla Sacile-Gemona: ne rimarrà sicuramente affascinato.  Suggerisco in particolare una gita combinata bici-treno, per visitare alcuni interessanti paesi lungo il tracciato (vedi itinerario regionale FVG3) o il lago di Cornino, situato a circa 2 Km dall'omonima fermata.

verso budoiaIl primo tratto a essere operativo fu il ramo Casarsa-Spilimbergo (fine 1800), successivamente (1914) venne costruito il prolungamento Pinzano-Gemona e infine (1930) venne realizzata la Pedemontana occidentale ovvero il tratto che da Sacile giungeva fino a Pinzano

La direttrice Portogruaro-Casarsa-Gemona era la più breve per collegare Venezia a Pontebba (allora Pontafel) e Tarvisio e pertanto divenne strategica per motivi bellici. In quegli anni il servizio era garantito dal lavoro di circa 150 persone, distribuite tra  le stazioni e i caselli. Mi è stato raccontato di convogli che settimanalmente approvvigionavano i vari edifici con acqua potabile poiché non serviti dall'acquedotto.

trenoQuesta direttrice tagliava fuori i centri di Udine e Treviso pertanto fu necessario potenziare la ferrovia Pontebbana. Questo ridimensionò notevolmente l'importanza della Pedemontana che, a causa della progressiva diffusione dell'automobile, era già stata progressivamente abbandonata dai passeggeri. Ecco allora che, seppur tra proteste e discussioni svoltesi a vario livello, il tratto Casarsa-Pinzano fu dismesso nel 1967.

Fortunatamente, queste decisioni... lungimiranti, non hanno per ora toccato le altre parti della tratta anche se i treni passeggeri che la percorrono tutta viaggiano solo nei giorni festivi. Questo pseudo-pensionamento dovrebbe essere in teoria compensato dal cosiddetto "servizio intergrato" dei trasporti pubblici, ovvero una ripartizione dei servizi tra Trenitalia e la SAF. Di fatto però se si volesse andare da Sacile a Gemona durante la settimana, si dovrebbe prendere mezza giornata di ferie, un treno, due bus o fare autostop. È quindi consigliabile fare il viaggio di domenica quando i convogli percorrono tutti i 75 Km della tratta.

Temo che per veder potenziato e incentivato il trasporto pubblico si debba sperare che il prezzo della benzina aumenti ulteriormente.

Per ulteriori informazioni Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.                                          Foto tragitto                   Pagina fb