Comitato A.R.C.A. - La pedemontana Rivive!

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Si avvicina il momento del voto

"Per fare politica non serve essere preparati", queste le parole di un consigliere regionale italiano eletto grazie alle liste bloccate.

tabellone-elezioniE infatti il livello culturale dei nostri parlamentari decresce, e con simmetria inversa cresce invece la loro retribuzione, la più alta d'Europa. Bisogna rendersi conto della profonda trasformazione dell'etica e del costume che ha travolto una parte di quella che, dalle banche alle imprese alla politica, fu la nostra classe dirigente. Una classe dirigente, ora diventata casta, che non sa o non vuole guardare lontano; che non si cura delle nuove generazioni ma che esige guadagni immediati e crescenti, meglio se a spese dei più giovani e dei più deboli; che è quasi sempre incapace di innovazione, non reinveste i profitti in nuove attività produttive, ma li indirizza sull'edilizia di consumo, sulla cementificazione del territorio, sulla dispersione dei rifiuti nell'ambiente, sapendo di poter contare su complicità, sanatorie e incentivi elargiti dalla politica. Chi parla di sviluppo di solito propugna, in questa o quella variante, il modello fallimentare che ci ha portato a questa paralisi.
Spesso si sente dire che i partiti sono tutti uguali, questo accade perché destra e sinistra sembrano essersi tacitamente accordate (senza implicare patti scellerati dietro le quinte) nell'identificare lo "sviluppo" col profitto dei pochi e non col bene comune.*

Noi abbiamo il diritto - e il dovere per le generezioni future - di esigere che a gestire la cosa pubblica, quindi anche nostra, sia qualcuno che oltre a essere preparato abbia a cuore il bene della comunità e non solo gli interessi privati. È per questo che, pur essendo apartitici,  in vista delle prossime elezioni regionali, crediamo indispensabile aprire un confronto sui programmi di partito riguardo ai temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile con riferimento al nostro territorio.

Per questa ragione abbiamo chiesto ai capigruppo consiliari e ai segretari di partito della Regione Friuli Venezia Giulia di poterli incontrare per conoscere il loro orientamento sui temi delle infrastrutture (in particolare del progetto autostradale Gemona-Cimpello), del consumo del territorio friulano, delle proposte per valorizzare l’area pedemontana, in modo da trasmettere tali orientamenti ai cittadini.

Contemporaneamnete abbiamo scritto al presidente della giunta regionale per avere informazioni in merito alla gara d’appalto relativa al raccordo autostradale Cimpello-Sequals-Gemona; e al presidente della IV commissione per rinnovare la domanda di audizione (presentata a inizio febbraio 2012 in occasione della consegna della petizione). 

 Lettera ai Capigruppo        Lettera al Presidente della Giunta FVG

*Tratto dal libro di Salvatore Settis, Azione popolare, cittadini per il bene comune, Einaudi 2012, pagg. 12-19