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Approfondimenti su alcune affermazioni

Consideriamo più nel dettaglio alcune affermazioni del PD (Moretton e Serracchiani) riguardanti il piano delle infrastrutture e la questione CimSeGe nell'ottica della terza corsia della A4 .

Quanto detto durante la conferenza stampa indetta il 19 giugno riguardo la mancanza di una seria programmazione delle infrastrutture trova un facile riscontro confrontando quanto scritto sul Piano Regionale delle infrastrutture di Trasporto, della Mobilità delle Merci e della Logistica con le azioni che invece vengono effettivamente portate avanti e messe in atto. Se infatti da una parte si legge che per far parte dell'Europa, per non rimanere indietro, si deve pensare in termini di intermodalità, di passaggio dalla gomma al ferro e all'acqua, dall'altro invece si nota come non si potenzino porti e ferrovie ma si progettino e finanzino sempre e solo nuove infrastrutture stradali. Strade che non rispondono più o non hanno mai risposto alle reali esigenze dei territori attraversati e che, anche per questo, non vanno a formare un unicum omogeneo.

L'altra affermazione su cui vale la pena soffermarsi è quella secondo cui la CimSeGe è incompatibile con la terza corsia della A4

Le motivazioni addotte da ARCA e dalla Serracchiani a spiegazione di questa incompatibilità differiscono ma proprio per questo coprono ogni possibile panorama futuro.

percorsiSecondo l’esponente del PD l’incompatibilità è dovuta al fatto che la CimSeGe toglierebbe utenza alla A4 e quindi la terza corsia non si ripagherebbe (per rientrare dei costi, oltre all'aumento dei pedaggi già in atto, dovrebbero raddoppiare il numero dei passaggi). E visto che nel progetto per la A4 non solo c’è dentro Autovie Venete, partecipata della Regione, ma la Regione stessa dà garanzia per 150 milioni di euro (non è chiaro per quanti anni) qualora ci fossero delle insolvenze, cioé ci mette dei soldi sia effettivamente che potenzialmente, la non sostenibilità dell'opera non è cosa da sottovalutare. Gli eventuali debiti (costo dell'intervento oltre 2 miliardi di euro) ricadrebbero sui contribuenti. Non sembra quindi corretto dire, come fa Riccardi, che i fondi della Regione non verrebbero intaccati.

Il Comitato ARCA invece sostiene che la CimSeGe non toglierebbe traffico alla A4 e quindi sarebbe un doppione inutile ed economicamente insostenibile. Riteniamo non sarebbe una valida alternativa alla A4 visti i costi dei pedaggio (circa il triplo al Km rispetto alle altre tratte) e il minimo guadagno in termini di chilometri. Ancora una volta il debito (opera da 975 milioni di euro) ricadrebbe sulle tasche dei contribuenti. Sostenere che se i passaggi non dovessero essere quelli previsti saranno problemi dell'impresa (come è capitato di sentir affermare a gran voce) significa che non si sono letti i documenti del bando di gara o che volontariamente si vogliono dare false informazioni; il rischio di mancato utilizzo dell’arteria, oltre ad alcuni altri rischi, infatti è misto cioé parte ricade sull’impresa e parte sulla Regione (pag. 23 allegato 25 bando di gara). Se si considera che per rientrare dei costi il traffico ipotizzato di 23.000 veicoli iniziali dovrebbe arrivare nel 2050 a 53.000 passaggi giornalieri - quando ad oggi a Tarvisio tra strada statale e autostrada transitano circa 21.000 mezzi, e il traffico sulla A23 è in costante diminuzione da anni - non c'è da stare tanto tranquilli.

Ricapitolando i possibili scenari:
  1. la CimSeGe toglie traffico alla A4 allora ci sarebbero problemi alla sostenibilità economica della terza corsia
  2. la CimSeGe non drena il traffico della A4 allora sarebbe inutile ed economicamente insostenibile

Quindi sia in un caso che nell’altro la CimSeGe non si dovrebbe realizzare. A sostegno di questa affermazione facciamo ancora una delle molte possibili considerazioni a riguardo.

ingrandisci fotoLa nuova arteria autostradale non farebbe migliorare il traffico locale né nei paesi né nelle zone extraurbane per semplici motivi: l’autostrada è scollegata dalla viabilità locale; l’autostrada intercetta molte strade secondarie rendendole inutilizzabili e costringendo a giri insensati perché non ci saranno sovra e sotto passi per ogni stradina esistente (allegati 40-41-42 o autostrada comune per comune); l’autostrada incrociando strade di campagna costringe i mezzi agricoli a utilizzare strade comunali e provinciali rendendole più lente e pericolose (studi Provincia di Pordenone*); l’autostrada è a pagamento (e questa sarà anche molto costosa: circa 5 € da Sequals a Pordenone per le auto, pag. 4 allegato 47 bando gara) quindi è ipotizzabile che molti utenti dell’attuale Cimpello-Sequals si riverserebbero sulle vecchie strade statali e provinciali; l'autostrada è troppo costosa rispetto ai pochi chilometri che consente di risparmiare perché possa venir scelta dagli autotrasportatori e quindi il traffico su strade come la SR463 non ne beneficeranno. Chi sostiene che il traffico locale migliorerebbe fornisce informazioni fuorvianti (se ci dovessero mostrare dati o documenti che dicono il contrario saremmo i primi a pubblicarli).

Rispettiamo profondamente tutte le posizioni ma quelle che, diversamente dalla nostra, non sono suffragate da dati verificabili e non citano le fonti, forse non sono da tenere in grande considerazione.

Riccardi e gli strenui sostenitori dell’opera rimangono sempre più soli anche se sembrano non accorgersene e restano testardamente fermi sulle loro posizioni senza riuscire però a dare spiegazioni plausibili che non siano meri spot quali: è strategica, porta sviluppo, ci fa entrare in Europa.

 

* di questi documenti possediamo solo la versione cartacea per eventuali verifiche contattateci