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Conciert pal Tiliment - Ringraziamenti

concerto

La seconda edizione del "Conciert pal Tiliment", organizzata dal comitato Arca in collaborazione con Radio Onde Furlane, ha visto, nell'arco della giornata, la presenza di circa 1.500 spettatori provenienti da tutta la regione e alcuni anche dal Veneto.

Il Presidente del comitato ARCA, a nome dell'intero direttivo, ringrazia tutti gli artisti che, con la loro bravura e generosità (si sono infatti esibiti gratuitamente), hanno reso possibile la giornata e hanno contribuito a dare maggiore visibilità alla protesta contro l'autostrada Cimpello-Sequals-Gemona.
Un sentito ringraziamento va a Radio Onde Furlane che anche quest'anno si è subito resa disponibile e attivata nella ricerca degli artisti e in particolara al presentatore, Mauro Missana, per l'egregio lavoro svolto durante tutta la maratona; ai tecnici coordinati da Giuliano Baldin e dal musicista Jvan Moda; al grafico Alessandro D'Osualdo; all'associazione Manazzons per il supporto logistico; alle province di Pordenone e Udine e ai comuni di Castelnovo, Pinzano e Ragogna che hanno concesso il patrocinio; al sindaco di Pinzano, Debora Del Basso, ai consiglieri regionali Enio Agnola (Idv) e Pietro Colussi (Cittadini),  che sono intervenuti all'apertura dell'evento; al Piotre, chitarrista dei Truc, che ha aiutato nell'organizzazione del concerto e ha fornito batteria e amplificatori e a tutti coloro che in vario modo hanno contribuito alla riuscita della "protesta/festa" non ultimi i volontari della protezione civile che hanno smistato nei vari parcheggi le auto e per ultimi ma non meno importanti i volontari ARCA.
Un grazie anche ai rappresentanti delle associazioni e dei comitati che si sono intervallati sul palco al cambio dei musicisti: Paola Barban, WWF Friuli Venezia Giulia; Valerio Mattioni, Assieme per il Tagliamento; Dario Tosoni, Movimento tutela Arzino; Luciano Collini, Tutela ambiente montano -  CAI; Francesco Fachin, Per altre strade; Gianmarco Romano, No Tav; Daniele De Piero, Coordinamento territoriale ambiente PN; Elena Mioni, Legambiente FVG; Aldevis Tibaldi, Comitato per la vita del Friuli rurale.
Infine un ringraziamento al pubblico che ha partecipato e sostenuto l'iniziativa nonostante il cambio di data dovuto alle cattive condizioni metereologiche del 26 agosto.

Complice anche il bel tempo la giornata è stata proprio una festa/protesta in cui i partecipanti hanno potuto godere, oltre che della musica, delle bellezze offerte dal luogo.

lungo il fiume"Un sacco di bambini anche piccoli in carrozzella, bambini e ragazzi nell'Arzino, pochi con il costume, tanti con i piedi nell'acqua e alcuni che scendevano lungo il fiume verso il Tagliamento, alcuni facevano il bagno mezzi vestiti! Una vera esplorazione del fiume!"  È questo il commento che meglio rappresenta  e sintetizza la giornata. 

Molto apprezzate le escursioni guidate al punto panoramico sul monte di Ragogna (volontari WWF con una trentina di partecipanti) e le camminate lungo il Tagliamento condotte da Emanuele Fabris con descrizione del Tagliamento nei secoli, storia e caratteristiche del luogo, descrizione dell'impatto dell'opera autostradale (una quindicina di persone nel giro delle 13 e una cinquantina in quello delle 16). Dopo questa visita che ha lasciato i partecipanti affascinati e sorpresi dall'ambiente del Tagliamento, alcuni di loro hanno dichiarato di essere d'accordo coi protagonisti de L'Estate di Giacomo, film di Alessandro Comodin, che paragonano questi luoghi alle Maldive.

Commenti positivi anche per la mostra allestita dal Comitato in cui oltre a una ricca e suggestiva esposizione di fotografie del Tagliamento e delle aree circostanti, molte abbinate a poesie di autori locali che trattavano del fiume e del paesaggio e a un video, si potevano visionare il tracciato del progetto autostradale presente nel bando di gara e i vari articoli usciti sui giornali riguardanti il Comitato e il progetto stesso. Ulteriori informazioni sull'opera erano reperibili presso il banchetto informativo. Infine grande successo anche per il video "Il Tagliamento un fiume da amare e da rispettare" di Rino Della Bianca e Archimede Martinis proposto da Assieme per il Tagliamento.  

I presenti si sono potuti documentare anche su altre problematiche che riguardano il territorio regionale grazie ai banchetti informativi di alcune altre associazioni, oltre alle già citate ricordiamo anche quelli di Libera, Patrie dal Friûl e Radio Onde Furlane.

raccolta firmeIl fronte dell'opposizione al progetto autostradale si è ulteriormente ampliato e rafforzato,  sono infatti state raccolte oltre 300 nuove firme contro il progetto autostradale portando il totale a 6.000! 
Come ricordato dai consiglieri regionali l’impegno assiduo dei tanti comitati e associazioni di cittadini a informare la popolazione riveste un punto cardine della democrazia. La popolazione infatti deve essere informata e ascoltata prima di rendere le decisioni operative. Entrambi hanno richiamato il loro impegno contro il progetto autostradale e tutti quei progetti che, affrontati senza la necessaria trasparenza, generano un deficit di democrazia. Onore a quei comitati spontanei che si organizzano contro le distorsioni politiche che limitano l'esercizio della democrazia svelando come molto spesso le opere - soprattutto le grandi opere -  siano prive di giustificazione logica, di requisiti economici e di corrette analisi ambientali.
Il concerto è stata anche l’occasione per ribadire con forza che, mentre si ipotizzano discutibili opere infrastrutturali, si trascurano le infrastrutture esistenti, in particolare la ferrovia Gemona-Sacile minacciata di chiusura, eppure definita dal compianto regista Monicelli uno dei 100 più bei luoghi d’Italia. Tratta oltretutto ricca di opportunità non esplorate e sfruttate anche dal punto di vista turistico e necessaria alla mobilità pure di lunga percorrenza. 
Centinaia anche le firme a sostegno della valle del medio Tagliamento come luogo del cuore all'interno dell'iniziativa promossa dal FAI.

Come detto anche l'anno scorso, quanti sono ancora incerti sulla necessità di bloccare il progetto autostradale (inutile dal punto di vista dei chilometri risparmiati, dello sviluppo, del traffico locale e dannoso per il benessere dei cittadini) pensino alla bellezza del luogo dove l'evento si è tenuto e pensino anche che tutto questo potrebbe non esistere più.