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Mozione sul progetto autostradale CimSeGe anche in Consiglio provinciale a Udine

Sempre più persone, cittadini normali, ma anche esponenti politici si interrogano e chiedono chiarimenti sul progetto autostradale Cimpello-Sequals-Gemona.

provincia-UDI consiglieri provinciali Pd Scarabelli e Taverna hanno infatti presentato una mozione sulla CimSeGe nel marzo 2012, mozione poi ritirata dai promotori a seguito di rassicurazioni, da parte dell'assessore provinciale alla viabilità e dal presidente della 1^ commissione consiliare "infrastrutture, viabilità, trasporti", che l'argomento in oggetto sarebbe stato approfondito, anche a seguito dell'intervento dell'assessore regionale Riccardi che dichiarava imminente l'affidamento del project financing, al fine di predisporre un documento aggiornato da porre al vaglio del Consiglio stesso in una prossima seduta.

La mozione è stata poi ripresentata nel luglio 2012 visto che nulla di quanto assicurato era stato fatto e visto che dal giugno 2011 si attende di conoscere il vincitore della gara d'appalto. Infatti è passato più di un anno e né dalla Regione e né dalla Provincia di Udine si è mosso nulla!

Infine la mozione, dopo essere stata discussa nel consiglio provinciale del 18 ottobre 2012, è stata respinta

Queste alcune delle considerazioni e delle richieste espresse nella mozione che, è bene ricordare, non si esprimeva contro il progetto ma ne chiedeva una rivalutazione.

"Poiché, a seguito di uno studio di fattibilità presentato nel 2009 da Autovie Venete Spa, Impregilo e Rizzani De Eccher, l’arteria [Cimpello-Sequals-Gemona] è stata riclassificata da superstrada ad autostrada, con conseguente pagamento del pedaggio da parte dei cittadini e delle imprese che andranno a usufruire dell’infrastruttura in oggetto.

Considerato che l’opera [realizzata con la legge Obiettivo]:

  • sarà oggetto di procedure semplificate riguardo alla Valutazione di Impatto Ambientale, l’Autorizzazione Integrata Ambientale e la partecipazione degli interlocutori locali;
  • non dipenderà dai pareri delle Amministrazioni comunali coinvolte, direttamente e indirettamente e dagli effetti che essa determina.

Considerata la necessità di evitare tracciati non condivisi e penalizzanti per il territorio che potrebbero compromettere luoghi e ambiti importanti sotto il profilo storico, naturalistico e paesaggistico;

Atteso che gli Amministratori locali e gli imprenditori della parte medio-alta del tracciato hanno condiviso la necessità d’interventi sulla viabilità esistente in modo da rispondere più efficacemente alle esigenze delle popolazioni e del tessuto produttivo di tutta l’area vasta interessata al progetto;

Valutata, altresì, l’esigenza di coniugare l’opera infrastrutturale con il programma di sviluppo del territorio e la visione futura che le comunità intendono perseguire, si rende opportuna l’elaborazione di un progetto di territorio di area vasta in cui far “calare” correttamente l’intervento conciliandolo con il paesaggio, l’ambiente e i luoghi e, in definitiva, assicurando un equilibrio territoriale e relazionale.

Tutto ciò premesso,

IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI UDINE A:

  1. compiere un’attenta e meticolosa verifica sull’idoneità del tracciato della proposta “autostradale“ Sequals-Gemona; tracciato analogo a quello valutato per la soluzione a “superstrada” del collegamento ma non uguale per dimensionamento, impatto socio-economico, portata veicolare, situazioni di vivibilità e salubrità;
  2. avviare rapidamente una serie integrata di interventi sulla viabilità provinciale esistente diversamente interessata all’opera, così da creare una viabilità alternativa a un’arteria specificamente preposta al collegamento diretto tra le varie parti del sistema autostradale [A4 Venezia-Trieste; A28 Portogruaro-Conegliano; A23 Udine-Tarvisio];
  3. recepire le richieste delle comunità locali e dei Comuni interessati alla realizzazione della strada Cimpello-Sequals-Gemona, e a tal fine a: 
  • promuovere il coordinamento politico e tecnico nella delicata fase della definizione del tracciato e della progettazione esecutiva, in relazione con le Amministrazioni locali e ai differenti portatori d’interessi (ambientali, economici, culturali), al fine di raccogliere l’espressione di pareri e suggerimenti utili al superamento dei numerosi punti controversi;
  • elaborare, congiuntamente alla Regione, alla Provincia di Pordenone e alle Amministrazioni locali, il “progetto di territorio” in modo da armonizzare le diverse visioni (regionale e locale), gestire le trasformazioni che l’opera determina, rendere effettivamente fruibile l’arteria da parte dei cittadini residenti e delle imprese, salvaguardare i valori ambientali e le aspettative future delle comunità locali."

 

Ciò che maggiormente colpisce è il fatto che la mozione sia stata respinta benché non chiedesse di non attuare il raccordo autostradale CimSeGe ma di impegnarsi affinché l'opera venga fatta in modo da essere di reale utilità al territorio e senza arrecare danno o pericolo per l'ambiente o le persone.

Respingendo la mozione la provincia di Udine sembra affermare non tanto la bontà del progetto (che se effettivamente valido non sarebbe stato danneggiato da uno studio approfondito) quanto il suo disinteresse nei confronti delle migliaia di persone - residenti in provincia di Udine - che chiedono di non costruire quell'opera ritenuta inutile e dannosa o la precisa volontà di non alterare in nessun modo e per nessun motivo il progetto presentato da privati alla Regione nel 2009 quando quell'arteria autostradale non solo non era considerata strategica, ma nemmeno di pubblica utilità.

In ogni caso il messaggio lanciato non è rassicurante.

Mozione