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Anche il FAI è con ARCA

Il Comitato ARCA, oltre a cercare di informare la popolazione del Friuli Venezia Giulia sul progetto di raccordo autostradale, si muove per diffondere la notizia anche a livello extraregionale perché è convinto che il territorio sia un bene comune e, in quanto tale, tutti debbano sapere ciò che gli amministratori locali e regionali vogliono fare di una parte del territorio italiano ancora pressoché intatto. Il progetto autostradale infatti fa parte di una lunga serie di progetti, molto spesso utili solamente alle ditte appaltatrici, indice della svendita del territorio e della scarsa visione del futuro che sembra accomunare la quasi totalità dei politici.

banchetto informativoDurante i nostri banchetti informativi un paio di persone ci ha detto che dobbiamo fidarci di chi ci amministra, che se l'assessore ai trasporti sostiene che l’autostrada è "strategica" sarà così; oppure un’altro ci ha detto che si rifiuta di pensare che i nostri amministratori siano incompetenti e disonesti.

Ora - ovviamente senza alcun riferimento specifico ma in generale - viste le notizie che ormai ogni giorno si sentono al telegiornale o si leggono sui giornali di politici corrotti, di politici privi di ogni conoscenza o competenza che comprano titoli di studio, che piazzano in posizioni di potere e responsabilità parenti e amici, che pensano solamente al proprio tornaconto, della sempre maggior presenza della criminalità organizzata, non solo nelle grandi opere ma anche nella gestione politica del territorio, veramente siete capaci di fidarvi ciecamente di tutto quello che viene detto e proposto dagli amministratore solo perché sono politici che dovrebbero essere chiamati a fare il bene del territorio e della popolazione?

Noi non ci riusciamo, noi abbiamo voluto vedere con i nostri occhi i dati di traffico, i documenti allegati al bando di gara europeo e abbiamo trovato molte cose che non vanno in quello che ci viene raccontato. Ecco perché ci opponiamo alla costruzione di questo raccordo autostradale, ecco perché, dati alla mano, molte associazioni ci sostengono e apprezzano il nostro operato che, a differenza di quanto vogliono far credere, per sminuirlo, per renderlo quasi colpevole, non è dovuto alla sindrome di Nimby, noi infatti non chiediamo l'opera venga fatta altrove, chiediamo non venga fatta e che al suo posto si operino piccoli, mirati interventi alla viabilità locale che veramente sarebbero utili alla popolazione e porterebbero beneficio all'intero territorio.

FAIDi seguito riportiamo la lettera di risposta, alla nostra segnalazione, che la responsabile dell’ufficio ambiente e paesaggio del FAI (Fondo Ambiente Italiano) ci ha inviato. Visionati i documenti inviati (tutti dati ufficiali tratti dai documenti della Regione) le conclusioni sono simili alle nostre anche da parte di chi col nostro territorio di certo non ha nulla a che fare.

Importante ci pare anche la frase conclusiva infatti non bisognerebbe dimenticare che accettare passivamente le cose richiede meno impegno e meno fatica dell'opporsi a opere calate dall'alto senza un minimo interesse sulle reali esigenze del territorio e delle persone.

 

"Gentile Signora D'Andrea,

La ringraziamo per la Sua accorata segnalazione; il FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano - ha come obiettivo principale la difesa del territorio e del paesaggio. Di solito la nostra azione è rivolta al restauro e alla gestione di beni che ci vengono donati o dati in concessione. Ciò non toglie che, se possibile, cerchiamo di raccogliere gli appelli che provengono dai cittadini attenti, come Lei, alla salvaguardia dell'ambiente.

Il caso che ci segnala è molto grave, l'ennesimo esempio di strada "indispensabile" solo per gli investitori e i politici. L'attività del vostro comitato è fondamentale per far capire agli amministrattori che non può essere accettata la distruzione di un territorio così prezioso e unico. A questo proposito vorrei suggerirLe di convogliare le firme che avete raccolto e che raccoglierete, nel censimento de I Luoghi del Cuore (www.iluoghidelcuore.it) del FAI che sarà lanciato nel maggio di quest'anno [2012]. L'iniziativa ha un forte richiamo mediatico (su stampa, radio e TV) e servirà sicuramente a catalizzare l'attenzione sulla vostra attività e sulla negatività progetto.

La ringrazio ancora per la sensibilità dimostrata e per la fiducia accordata al FAI.  È molto importante per noi verificare che un sempre maggior numero di cittadini italiani è accomunato dall'amore per il territorio e che per la sua salvaguardia è disposto ad impegnarsi e a investire il proprio tempo e le proprie forze.

Cordialmente

Daria Ballarin"