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Osservazioni di un urbanista sul progetto autostradale Cimpello-Gemona

APPUNTI PERSONALI
Come premessa sono del parere che l'errore di base sia stato quello di avere già realizzato la Cimpello-Sequals, con effetto di "cavallo di Troia" per l'attuale ipotesi di prosecuzione, tratto che adesso verrebbe addirittura raddoppiato. Il 12/03/12 alle 15.30 l'ho imboccata a Pordenone-Cimpello e ho contato i veicoli, per toccare con mano la superstrada Cimpelllo-Sequalssua validità. In breve, in 28 Km (fino a Sequals) ho incrociato 25 mezzi pesanti - di cui la metà trasportava ghiaia - e 12 autovetture, in 20 minuti circa. Non mi piace dire parolacce ma una valutazione non può prescindere onestamente da queste, nei confronti dei responsabili di tanto scempio di denaro pubblico. Su tutto il tracciato esistente non c'è una, che sia una, attività umana che necessiti di un siffatto "raccordo", solo vigneti a perdita d'occhio. Come ipotesi alternativa, ammesso e non concesso che una simile "bretella" avesse anche il senso di favorire il territorio che attraversa - ma qualcuno dovrebbe dimostrarlo con ragioni inoppugnabili - non si poteva invece proseguirla con la sezione stradale attuale, con ragionati svincoli, rotonde o incroci attrezzati, seguendo l'orografia del terreno e riducendo al minimo le opere d'arte, rispettando il principio del minor impatto ambientale e fisico possibile e sfruttando i tratti idonei della viabilità esistente? Gli ipotizzati 110Km/h di velocità del progetto in esame sono ridicoli visto il tracciato pressoché rettilineo, che ho visto essere percorso a velocità molto maggiori visto lo scarsissimo traffico. Questa alternativa non dovrebbe essere realizzata da "privati" ma dalla Regione, magari a lotti funzionali e in più anni (ma le esigenze del territorio attraversato in futuro non sono così impellenti, almeno così ho sentito e in questo concordo pienamente) e non sarebbe stata a pagamento.

Cominciamo.

DOCUMENTI REGIONE

Nell'estratto del P.R.G. di Sequals, All. 9, ci sono due indicazioni: la prosecuzione del tracciato esistente (credo abbandonato, infatti a Pinzano non prosegue) e un percorso (credo quello da realizzare) più a Sud. È forse una previsione da stralciare? Che ne pensano i proprietari?
 
Nel P.R.G. di Forgaria, All. 12, riappare un simile tracciato zigzagante che attraversa più a valle il Tagliamento. È anche questo un percorso superato? Così si riscontra anche a Maiano. Mi sorge il terribile dubbio che non si tratti di viabilità locali da realizzare a cura e spese del Concessionario, ma a carico di un qualsiasi Ente Pubblico (Comuni o Regione), sarebbe una bella fregatura.
Spero invece che siano previsioni da stralciare.
 
L'ampio "curvone" previsto a Buia (All. 15) e Gemona (All. 17) per evitare la "zona militare" è palesemente uno spreco perché allunga il tracciato e condiziona un eventuale, anche se improbabile, allargamento della zona industriale di Buia. Passando invece a Est dei militari, dove c'è abbondanza di spazio per per articolare uno svincolo al casello della A 23, dallo sviluppo Est-Ovest a quello Nord-Sud, ci sarebbe un bel risparmio di tracciato e territorio.
 
La Tav. 36 e le successive 37, 38 e 39, contengono molte alternative spaghettiformi (il progettista li chiama "corridoi di studio") della larghezza dai 200 ai 500 m (Sequals, Pinzano, Buia) che chiamerei più propriamente maltagliati visto che ipotizzano la frantumazione del territorio senza un motivo apparente. Queste indicazioni sono di difficile interpretazione, mancando di una legenda o di spiegazioni scritte, perché pare mettano in discussione anche la parte iniziale del tracciato esistente (ovviamente con ulteriore grosso spreco di territorio) e una grande confusione nel nuovo tratto da Sequals a Gemona (un corridoio passa addirittura a pochi metri dal lago di Cornino). Uno corrisponde stranamente alla mia ipotesi di connessione con il casello di Gemona. Sembrerebbe poter dire che il tracciato non è ancora definito anche se abbondantemente descritto in molte tavole e quindi sembra ci sia ampio spazio per trattative e approfondimenti. In uno dei corridoi tuttavia compare anche un tracciato rosso che dovrebbe quindi rappresentare la soluzione prescelta tenuto anche conto del fatto che nei documenti successivi quel tracciato viene ben dettagliato.
Gli allegati dal 50 al 56 non li ho esaminati perché era inutile.
 

DOCUMENTI LEGAMBIENTE

Basta leggerla. È una sequela di dubbi sull'utilizzo della nuova autostrada e di valutazioni negative. Anche se l'ing. Cavallo fa parte di Legambiente (quindi di un'associazione contraria "a prescindere") è un professionista con molta esperienza prima da Consigliere regionale, poi, per due legislature, Assessore all'Urbanistica a Udine, quindi tecnicamente molto attendibile.
 
Questa relazione presenta uno scenario catastrofico ed è negativa e contraria alla realizzazione dell'infrastruttura dalla prima all'ultima parola. Però "qualcuno" (Riccardi?) pare abbia la potestà di fare tutto quello che vuole, senza controllo alcuno, tanto non è lui che alla fine paga.
 
Qui si smantellano tutti gli aspetti economici e di credibilità delle previsioni sui flussi di traffico, cose che chiunque (anche io che non padroneggio numeri e statistiche) avevo intuito.
 
Il documento riguarda l'intero piano regionale, ma al suo interno, già alle pagg. 7, 8 e 9 si critica la Cimpello-Gemona, mentre alle pagg. 12 e 13 la si "demonizza" del tutto, e nelle conclusioni la si giudica doverosamente oggetto di un approfondimento sulla sua opportunità.

Roberto Della Negra