Comitato A.R.C.A. - La pedemontana Rivive!

  • Increase font size
  • Default font size
  • Decrease font size
Home Archivio Fatti e Considerazioni Turismo e Agricoltura vs Raccordo Autostradale
E-mail Stampa PDF

Turismo e Agricoltura vs Raccordo Autostradale Cimpello-Gemona

A PARTIRE DA ARTICOLI TrattI dal Corriere della Sera del 14 ottobre 2011 (pag. 37) e dal Messaggero Veneto del 16 ottobre 2011 (pag. 25)

Riprendendo le parole di Federico Radice, imprenditore agricolo, intervistato venerdì 14 ottobre 2011 dal Corriere della sera, è possibile apprendere che "gli aiuti [dell'Unione europea] dovranno essere concepiti in base a due pilastri; il primo è la qualità dei prodotti, il secondo è la tutela del paesaggio, il valore ambientale e turistico che sempre più è abbinato a quello della coltivazione della terra".

vigneto Sequals

Qualche giorno dopo sulle pagine domenicali del Messaggero Veneto, l'assessore provinciale al turismo, agricoltura e politiche comunitarie, Michele Boria, fa sapere che "il desiderio di riscoprire la natura" fa riscoprire "il turismo verde" che ha come riferimento gli amanti della natura e della sostenibilità, caratteristiche che certo non mancano in provincia [di Pordenone]". "Il turismo cosiddetto lento [...] non può prescindere dalla filosofia di un consumo ecosostenibile e di prodotti di maggiore qualità".

Sempre nella stessa pagina un trafiletto di spalla, intitolato Tanti arrivano per gli eventi e pochi prenotano, pone in luce la scarsa "capacità di saper vendere ciò che si fa", infatti un questionario somministrato ai turisti, arrivati in Provincia per eventi, ha evidenziato che pochi si fermano, per mancanza di informazioni. La proposta sempre dell'assessore Boria è di costruire pacchetti ad hoc, ma soprattutto di promuoverli per riuscire a intercettare una domanda di ospitalità, che al momento non viene soddisfatta.

svincoloPertanto sia dalle pagine di un quotidiano di tiratura nazionale sia da quelle di un giornale locale, emerge in maniera chiara la volontà anche politica di promuovere il territorio attraverso la salvaguardia dell'ambiente e la valorizzazione delle produzioni locali. Ora partendo da queste premesse e coniugandole con la nostra realtà, non sarà di certo la costruzione di un'infrastruttura, che passerà sul nostro territorio con una lunga striscia di asfalto, che taglierà i terreni agricoli e renderà più difficoltoso l'accesso alle strade interpoderali e che deturperà un intero ambiente, rimasto sostanzialmente ancora incontaminato, a creare occasioni di sviluppo. Il raccordo autostradale nella migliore delle ipotesi consentirà ad altri di passare più velocemente nelle nostre zone per andare altrove, lasciandoci solo asfalto, rumore e smog.