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Incontri informativi - Resoconto

I. PINZANO AL TAGLIAMENTO

spettatori presenti all'incontroAl primo incontro informativo con la popolazione, a partire dalle ore 20.30, presso la sala SOMSI di Pinzano al Tagliamento erano presenti oltre 70 persone.

L’illustrazione del progetto di raccordo autostradale Cimpello-Gemona è stata fatta dal presidente Alberto Durì, che ha aperto la serata sottolineando quale sia la posizione del Comitato ARCA e ha esplicitato con chiarezza la volontà del Comitato non di dividere e fomentare la conflittualità tra gli abitanti del territorio che sarebbe interessato dal tracciato autostradale, ma di cercare di costruire insieme un’ipotesi di sviluppo possibile.

La relazione del presidente ha quindi posto l’accento sull’importanza di fornire un quadro sufficientemente chiaro, seppure non esaustivo, del tracciato autostradale e delle caratteristiche tecniche dell’autostrada, sfatando con dati alla mano l’ipotesi di riduzione delle percorrenze. Sono pure state presentate le modalità di finanziamento del un momento dell'incontroprogetto con le tecniche del projet financing, spiegandone i rischi in caso di mancato rientro dei creditori.

Al termine dell'illustrazione del progetto del raccordo autostradale è seguito il dibattito, a cui sono intervenuti, fra gli altri: il sindaco di Pinzano al Tagliamento, dott.ssa Deborah Del Basso, che ha confermato la storica contrarietà al progetto dell’amministrazione comunale, elogiando l’operato del Comitato a tutela del territorio e dei beni comuni, quindi è stata la volta dell’ex amministratore di Vito d’Asio, dott. Romeo Faleschini, anche membro del Comitato, che, riprendendo le parole di Durì, ha sottolineato la necessità di una profonda condivisione sulle prospettive future per il territorio da parte delle amministrazioni e dei cittadini.

i presenti prendono visione del materiale informativoQuindi Durì ha invitato i presenti a navigare sul sito del Comitato per avere ulteriori informazioni, che non è stato possibile fornire durante l’incontro.

La presentazione delle funzionalità del sito è stata a cura di Lucia D’Andrea che ha illustrato, attraverso una navigazione guidata, le voci di menu e i contenuti delle pagine web, precisando che dal sito è possibile sottoscrivere la propria adesione al Comitato e la petizione on line.

Il Comitato Arca esprime la propria soddisfazione per l’andamento della serata e ringrazia quanti sono intervenuti all’evento, ribadendo che sono benvenuti e importanti per un lavoro costruttivo anche coloro che hanno idee diverse.

 

II. FLAGOGNA  III. RAGOGNA

Gli incontri informativi di Flagogna e di Ragogna hanno visto un minor numero di partecipanti rispetto a quello tenutosi a Pinzano.

Pensiamo ciò sia da attribuirsi al fatto che, per problemi di tempo, la pubblicità degli incontri è stata meno puntuale; inoltre, per quanto riguarda Ragogna, l'incontro era in concomitanza con un altro evento a San Daniele.

durante il dibattitoNonostante queste premesse, gli incontri sono stati costruttivi in quanto i presenti hanno formulato domande, fatto obiezioni, espresso opinioni su cui ragionare.

Una delle questioni affrontate è stata quella dello svincolo in val d'Arzino. La conclusione a cui si è giunti può essere riassunta in una frase, pronunciata da uno dei partecipanti: "a cosa servirebbe uno svincolo se saremo in una camera a gas da cui saremo costretti a fuggire?"

I documenti della Regione infatti sono molto chiari a tale proposito. Studi di impatto ambientale fatti sul vecchio progetto di strada a scorrimento veloce a due corsie parlano di valori di rumore e di inquinamento dell'aria superiori ai limiti di legge (e si trattava di conti basati su stime di passaggi pari a 18.000 transiti giornalieri contro quelli stimati per l'autostrada che vanno dai 23.000 del 2015 ai 53.000 del 2050).

La nostra non è una battaglia dettata dalla sindrome di nimby (not in my backyard, non nel mio giardino) di cui in ogni caso non ci si dovrebbe vergognare, come spesso vogliono farci credere, ma dalla volontà di salvare un pezzo del nostro territorio che è nostro perché ci viviamo ma è di tutti perché le bellezze naturali appartengono all'intera umanità. Non a caso molti dei firmatari della petizione hanno nomi, parlano lingue diverse dalla nostra!

presentazione a RagognaBenché il tracciato scelto sia gravemente impattante dal punto di vista ambientale (interessa ben 15 siti a vario titolo protetti tra cui diversi siti di interesse comunitario), l'opera, anche fatta sugli altri tracciati studiati e poi eliminati, rimane priva di senso, non solo perché non consente di risparmiare tempo o chilometri, ma anche alla luce del fatto che l'Europa sta abbandonando o ha già abbandonato la costruzione di nuove strade a favore della ferrovia.

Ultimo punto sul quale riteniamo sia bene soffermarci in questo resoconto è la questione riguardante la finanza di progetto. Non era infatti chiaro a molti come mai ditte e banche fossero disposte a impegnarsi in quest'opera se veramente non è remunerativa come sosteniamo. Di seguito si propone una breve spiegazione su come funziona il project financing da cui è possibile anche comprendere quale sia la risposta a questa obiezione.

Le imprese che propongono l'opera, Impregilo e altre, si mettono assieme e creano un'altra impresa più piccola detta ATI (associazione temporanea d'impresa), con un capitale sociale molto limitato.

L’ATI chiede in prestito i soldi per finanziare l'opera a una banca o a più banche.

La ATI che finanziariamente e legalmente è un'impresa a sé, distinta dalle società che l’hanno fondata, affida i lavori di costruzione a Impregilo (che sulla carta è una cosa distinta dall’ATI).

I soldi della banca, chiesti in prestito dall’ATI vanno così alla ditta costruttrice Impregilo. Né l’ATI né la banca si preoccupano più di tanto dell'effettivo rientro degli investimenti tramite il pedaggio (che se c'è rappresenta un'ulteriore fonte di guadagno) per i seguenti motivi:

1) Per legge il debito contratto dalla ATI con la banca è un debito fuori bilancio cioè in caso di fallimento la banca può rivalersi solo sul flusso di cassa (in questo caso i pedaggi) e non sul capitale dell'impresa madre. In questo modo Impregilo ha guadagnato i soldi della costruzione dell'opera e, in caso di fallimento dell’ATI, che non riesce a ripagare il debito tramite i pedaggi, non perde praticamente nulla.

2) Per quanto riguarda la banca: il debito viene venduto ad altre banche, istituti di credito specializzati (Infrastructure equity fund, in Italia ve ne sono una quindicina) che, una volta individuata l’opera da realizzare, emettono titoli obbligazionari, bond e li collocano nel mercato, infilandoli nei fondi di investimento che a loro volta banche, assicurazioni, fondi pensione e risparmiatori vari compreranno, allettati dalla promessa di buoni rendimenti e quindi in caso di fallimento dell’ATI nemmeno la banca perde nulla, a rimetterci sarebbero i piccoli investitori!

Nei documenti della Regione infine si trova: "Quindi, la finanza di progetto tenderà a dimostrarsi una reale alternativa a forme tradizionali di appalto quando: […] il progetto si inquadri in un chiaro contesto territoriale, caratterizzato da una domanda facilmente identificabile e dall’assenza di eccessivi vincoli alla partecipazione di operatori privati […]".

È evidente che questo non è il nostro caso!

incontro RagognaInteressante anche un altro intervento riguardo il tipo di turismo che vogliamo per le nostre zone: non è nemmeno pensabile un turismo di massa, chiassoso e disordinato che comunque rischierebbe di rovinare la naturalità (wilderness) del nostro territorio; in effetti le nostre zone posso offrire attrattive per un turismo di nicchia. Ribadiamo ancora una volta che gli interventi sulla viabilità devo essere fatti con intelligenza per non rischiare di perdere tutto.

Dobbiamo offrire un turismo di qualità, permettendo di scoprire l'unicità del nostro territorio e le sue straordinarie bellezze naturalistiche. Come si può leggere su una guida di escursioni in Friuli Venezia Giulia  "la nostra zona offre attrattive per tante persone, che non sono la massa, a cui piace "perdersi" per i sentieri, a cui piace immergersi nella naturalità".

Prossimamente vi renderemo conto di un progetto in collaborazione con il comune di Pinzano che va proprio in questa direzione: " Sentieri permanenti".

 

IV. PALUDEA

Il quarto incontro informativo, tenutosi a Paludea il 3 novembre 2011, ha dato riprova del fatto che le persone, tra cui  anche il sindaco, Lara De Michiel, e alcuni consiglieri comunali, desiderano avere maggiori informazioni sul progetto autostradale riguardante il loro territorio.

incontro PaludeaPalpabile la preoccupazione di quanti abitano nelle borgate che più direttamente saranno interessate dal tracciato del raccordo autostradale perché l’impatto anche visivo, tra viadotti, rilevati e trincee nel territorio del comune di Castelnovo sarà davvero devastante.

Gli intervenuti hanno posto numerose domande tant’è che la presentazione si è sin da subito trasformata in un dibattito aperto per poter fornire in maniera puntuale risposte alle curiosità e alle perplessità che via via emergevano.

In buona sostanza chi vive a Castelnovo ha fatto e sta facendo una scelta di vita che il passaggio dell’autostrada nega e snatura.

Molte le firme raccolte per la petizione.

 

V. CASIACCO

partecipanti CasiaccoIl quinto incontro informativo, tenutosi a Casiacco, ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone tra cui il vicesindaco e il parroco - venuto in qualità di cittadino -.
L'incontro si è subito dimostrato molto partecipato, tanto da durare quasi fino alla mezzanotte.
Anche in questa occasione molte le domande di chiarimento sul tracciato e sulle caratteristiche dell'opera in progetto.
Riportiamo due tra le numerose osservazioni dei presenti:

  1. in pratica si sta pensando di costruire un'autostrada per i camionisti austriaci quando il passaggio di camion sul loro territorio è fortemente regolamentato tanto da caricare i tir italiani sui treni e per i veneti perché vadano via dritti in Austria
  2. l'amministrazione, visto che rappresenta tutta la popolazione, avrebbe dovuto fornire queste informazioni senza dover aspettare la buona volontà di altri cittadini. Non si dovrebbe passare sopra la testa delle persone senza nemmeno informarle.

 

VI. VALERIANO

Al sesto incontro informativo, svoltosi a Valeriano, ha partecipato oltre una cinquantina di persone tra cui diversi giovaniincontro ValerianoCome nei precedenti incontri e sempre nello spirito del Comitato, sono state presentate le caratteristiche del progetto autostradale che, in questa zona, prevede anche un viadotto di 34 m di altezza per l'attraversamento della ferrovia. 

Alla fine della presentazione molti dei presenti hanno visionato i documenti messi a disposizione e in particolare le piantine particolareggiate del tracciato. Molte le firme raccolte anche in questa occasione.

Il Comitato Arca esprime la propria soddisfazione per l’andamento di questa serata e degli incontri in genere e ringrazia quanti sono intervenuti all’evento. Ancora una volta si rinnova l'invito a partecipare anche a quanti la pensano diversamente da noi infatti il confronto di idee diverse è sempre costruttivo per tutti.

 

VII. CORNINO

Il settimo incontro informativo si è tenuto il 22 novembre 2011 a Cornino e ha visto la partecipazione di oltre una trentina di persone. Rispetto agli altri incontri, in questa occasione, il relatore era diverso: Romeo Faleschini, vicepresidente del Comitato, in vece del presidente Alberto Durì, assente per motivi di lavoro.

Sala incontro

Anche in questo incontro, dopo aver esposto i dati reperiti sui docuumenti ufficiali della Regione riguardo il progetto autostradale e i dati di impatto ambientale della provincia di Pordenone relativi però al progetto, ormai accantonato, di strada a scorrimento veloce a due corsie, si è data la parola a quanti volevano avere ulteriori chiarimenti e/o informazioni. Nella zona di Cornino sia l'inquinamento acustico che quello atmosferico si avvicinano e per alcune sostanze superano i valori massimi fissati dalla legge e questo considerando, come si è detto, l'impatto di una strada a scorrimento veloce a due corsie con un traffico stimato attorno ai 18.000 transiti giornalieri contro i previsti 23.00 iniziali dell'autostrada in progetto che nel 2050 prevede il passaggio di 53.000 veicoli al giorno. Altro dato importante da ricordare è che nello studio preliminare della provincia di Pordenone le stime sono state fatte considerando una strada ad uso prevalentemente della popolazione locale quindi con un parco macchine soggetto alle leggi italiane in materia di fumi di scarico mentre l'autostrada sarebbe utilizzata prevalentemente da mezzi provenienti dall'Europa dell'est dove vigono leggi molto meno restrittive (oltretutto si parla di mezzi pesanti) per cui non solo il numero - in media il doppio - ma anche la tipologia di mezzi transitanti rende chiaro a che livelli di inquinamento si arriverebbe con l'apertura dell'autostrada in progetto.

 

VIII. LESTANS

Sindaco e altri ascoltatoriL'ottavo incontro informativo con la popolazione si è tenuto a Lestans il primo dicembre. Erano presenti oltre un'ottantina di persone tra cui il sindaco e altri componenti del consiglio comunale sia di maggioranza che di minoranza.

Alla fine della presentazione uno dei convenuti ha chiesto al relatore quali fossero le posizioni dei sindaci dei comuni interessati da cui è emerso che il solo sindaco fermo e convinto sostenitore del progetto autostradale è quello del comune di Sequals (come riportato anche in un titolo del Messaggero Veneto dello stesso giorno). A questo punto quindi la parola è stata data proprio al sindaco al fine di consentirgli di rispondere direttamente alle domande dei suoi elettori.

La posizione del primo cittadino, che parlava sempre in termine di "noi crediamo", è che l'autostrada sia fondamentale per lo sviluppo della zona, e siccome non è possibile fare una strada a scorrimento veloce come l'attuale Cimpello-Sequals per mancanza di fondi, la sola soluzione è quella dell'autostrada. L'amministrazione comunque, ha assicurato il sindaco, metterà come clausola al passaggio sul suo territorio che il tracciato sia a nord del paese. O, come alternativa possibile, a sud della zona artigianale.

Molte le domande che i cittadini presenti hanno posto al loro rappresentante sul progetto autostradale e sulle sue ricadute:

  • Noi cittadini non siamo stati interpellati riguardo l'autostrada, perché continua a dire che siamo noi a chiedergliela?
  • Noi l'abbiamo eletta a rappresentarci, non le abbiamo dato delega di decidere per noi, perché prima di prendere posizione e andare a parlare a Trieste non ha interpellato la cittadinanza?
  • Quali sarebbero i benefici per la popolazione?
  • Se già con il passaggio di 18.000 veicoli giornalieri (studio della provincia di Pordenone per la strada a scorrimento veloce prosecuzione della Cimpello-Sequals) i valori delle polveri sottili raggiungono livelli così elevati, cosa vuole farci respirare con un'autostrada da 23.000 - 53.000 passaggi giornalieri? Ho una bimba di 1 anno io!
  • Non sarebbe il caso di far fare uno studio di impatto ambientale prima di dire sì a un'opera del genere? Mi preoccupa il fatto che né lei né quelli dell'Arpa abbiate risposto a questa domanda in occasione dell´incontro sullo stato dell'aria nel comune.
  • Una volta fatta se i valori supereranno i limiti di legge, cosa farà? Pensa di far fermare il traffico su un'autostrada?
  • Avete fatto uno studio sulla correlazione inquinamento atmosferico e incidenza di patologia tumorali? Io di bimbi piccoli ne ho tre! [a questa domanda ha risposto un membro del comitato riferendo come studi dell'università di Harvard e l'OMS sostengano che a ogni aumento di 10 microgrammi/mc di PM2,5 si ha una diminuzione Ascoltatoridell'aspettativa di vita di 6 mesi e un aumento delle patologie tumorali all'apparato respiratorio dell'8%]
  • Nel video di promozione turistica del comune di Sequals Lei lo descrive come un luogo tranquillo, di pace, circondato da verdi colline dove il settore primario ha una grossa importanza e ha prodotti di grande qualità. Ne dà quindi una visione idilliaca che ora condivido pienamente, pensa di poter dire altrettanto una volta costruita l'autostrada?
  • Sostiene che gli imprenditori della zona artigianale chiedono l'autostrada ma io proprio oggi ho parlato con diversi di loro e mi hanno tutti detto di non averla mai vista a tale proposito e anzi, la maggior parte di loro mi ha riferito che avere la Cimpello-Sequals a pagamento sarebbe un danno. Ma allora lei con chi ha parlato?

Il sindaco nelle sue risposte si è limitato a parlare genericamente di sviluppo, di consigli aperti alla popolazione [in cui però non è previsto che i cittadini possano esprimersi] e di azioni che l'amministrzione farà [valutazione impatto ambientale].

Benché la popolazione insistesse nel voler sapere almeno quali sarebbero i benefici dell'opera per il territorio, vista l'ora tarda (mezzanotte), la riunione si è conclusa senza ulteriori e più precise risposte. Se il sindaco di Sequals vorrà farci avere queste risposte, sarà nostra premura pubblicarle.

 

IX. SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA

Raccolta firmeIl nono incontro informativo si è tenuto a San giorgio della Richinvelda il 6 dicembre. Alla serata ha partecipato circa una quarantina di persone.

L'incontro è stato seguito con molto interesse e, al solito, alla fine della presentazione, molti sono state le perplessità espresse sui costi/benefici, sui danni ambientali, sul project financing.

Questa zona, a seguito della realizzazione dell'autostrada Cimpello-Sequals-Gemona, vedrebbe sparire l'accesso all'attuale Cimpello-Sequals causando un peggioramento della viabilitá locale per il maggior tragitto da fare per raggiungere la futura autostrada. Inoltre da un'arteria aperta e quindi gratuita, si passerebbe a un'arteria chiusa e cioé a pagamento andando a incidere sui costi di aziende e  pendolari che usufruiscono dell'attuale Cimpello-Sequals.

Molte le firme raccolte durante questo incontro e diverse le persone che si sono offerte di collaborare nella raccolta delle firme.

 

X. FORGARIA

Il 13 dicembre a Forgaria il Comitato ARCA ha tenuto il decimo incontro informativo con la popolazione, l'ultimo di questa prima tornata di a appuntamenti per informare la popolazione sull'opera in progetto. Alla riunione ha partecipato circa una quarantina di persone tra cui il sindaco di Forgaria e il consigliere regionale Enio Agnola.

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Alla fine della presentazione c'è stato il momento delle domande dei presenti. Alla fine della serata ha preso la parola il sindaco che, tra le altre cose ha manifestato la volontà di risolvere il problema dei due sottopassi della ferrovia. Questo è uno dei piccoli, mirati interventi a cui si riferisce il Comitato ARCA quando parla e pensa alla soluzione dei problemi della viabilità locale.  Lo stesso tipo di intervento era stato chiesto anche dal presidente del gruppo Lima, ing. Gabriele Luardi: "intervenire sulla viabilità provinciale esistente in Val d'Arzino per non far scappare le attività produttive e compromettere i livelli occupazionali". L'autostrada in progetto non rappresenta certo una soluzione di questi problemi infatti, oltre a non presentare accessi alla Valle, ha tempi di realizzazione del tutto inadeguati al fine di rispondere alle esigenze delle locali impresi. Non solo, il nuovo progetto semmai creerebbe ulteriori problematiche viarie in quanto, intersecando molte strade secondarie, ne renderebbe inservibili la maggior parte, non è infatti pensabile che per ogni strada interessata dal nuovo progetto venga fatto un sovra o un sottopasso, costringendo a percorsi lunghi e insensati rispetto all'attuale situazione stradale. In un articolo del 3 gennaio 2012 del Messaggero Veneto viene reso noto che la Provincia di Udine interverrà sulla strada provinciale 22 e definisce, in questo caso a ragione, l'intervento "strategico non per la sola Forgaria, ma per l'intero territorio". Ecco che, come sostenuto da ARCA, anche l'amministrazione provinciale ha ritenuto importante attuare questo intervento e anche il sindaco di Forgaria Molinaro afferma come questo che in fondo è un piccolo intervento sia fondamentale per la viabilità locale. Riccardi invece continua a proporre come soluzione ai nostri problemi  l'autostrada...

 

XI. TOMBA DI BUIA

Buja

Il 27 marzo a Tomba di Buia il Comitato ARCA, in collaborazione con l'associazione Buia e Osoppo contro l'inquinamento, ha tenuto un nuovo incontro informativo con la popolazione per informare la popolazione sull'opera in progetto. Alla riunione ha partecipato circa una sessantina di persone tra cui il sindaco.

Gli interventi hanno sottolineato l'evidente natura speculativa dell'opera e hanno stigmatizzato soprattutto la mancanza di informazioni da parte della Regione sui risultati della gara.

È stato suggerito di prendere in considerazione l'opportunità di un esposto verso la Procura della Repubblica o la Corte dei Conti circa l'evidente incongruità dei dati di traffico prodotti finora a sostegno della redditività dell'opera.