Commenti dei cittadini

Saluti
Alberto
Buongiorno,
mi pare impossibile che i nostri amministratori non si siano ancora resi conto che le aree produttive ormai si sono spostate in paesi come Cina, India e Brasile, che per noi la crescita industriale è giunta al termine, che la storia va avanti.
Cosa fare allora per non perdere, anzi per aumentare, il nostro bene-essere inteso anche come qualità di vita? Semplicemente ricordare che per gli stranieri un viaggio in Italia è il sogno di una vita.
Prepariamoci ad accogliere turisticamente gli abitanti dei nuovi paesi industrializzati, sfruttiamo la fortuna che abbiamo, salvaguardiamo le bellezze naturali e architettoniche, potenziamo i musei e le strutture ricettive, tuteliamo le specificità culturali ed enogastronomiche regionali.
Il ministro dell'ambiente afferma che "il passato industriale del paese pesa sull'economia pubblica... alcuni settori produttivi non hanno più futuro, ci servono tecnologie e produzioni nuove per dare occupazione ai giovani", il ministro dell'istruzione sostiene che "negli anni '50 l'autostrada si è portata dietro progresso e un cambio di vita, oggi nella stessa direzione va la rivoluzione digitale".
Dunque basta autostrade di asfalto, benvenute autostrade informatiche! Benvenuti in una Italia post industriale in un'Italia di turismo e bella vita!
Grazie per il lavoro che state facendo per tutti noi. Sono a vostra disposizione.
Luciana

Salve,
l'altra sera per motivi di lavoro sono stato a un ricevimento in ambasciata a Londra e quando il cameriere del catering, spiegando cosa stava servendo, ha nominato il prosciutto di San Daniele, non ho potuto fare a meno di pensare alle piccole-grandi realtà produttive friulane. Ho pensato infatti al distretto del prosciutto, a quello dei coltelli ma anche ad aziende quali la Lima di Flagogna o all'OML DUE di Lestans, tutte realtà produttive di eccellenza che guarda caso sono nate anche senza grandi infrastrutture viarie. Non servono autostrade per fare grande un'azienda, sono le idee, l'innovazione e la qualità del prodotto a vincere. Quindi, non ci dicano che opere come la Cimpello-Gemona sono utili alle imprese. O almeno, specifichino che si parla delle grandi imprese di costruzioni...
Giuliano

Prof. Ugo Bernes, San Daniele del Friuli
Buongiorno,
è un peccato che le petizioni dei non residenti [o non nati in FVG] non vengano considerate anche perché sono firme di potenziali turisti, mi fa sorridere che alla bit di Milano la regione decanti le bellezze naturalistiche e nello stesso palazzo ci sia gente che vuole distruggerle! Non potete fare una raccolta firme lì a Milano allo stand della regione? Sai le risate!
Mandi!
Massimiliano Trentini

Perché la mia firma contro l'autostrada Cimpello-Sequals-Gemona non vale? Perché non posso difendere il mio diritto a beneficiare delle bellezze di una regione del mio paese solo perché in quella regione non ci sono nato o non ci vivo? Questo non significa che per esempio non mi piaccia andarci in vacanza e continuare a godermela così com'è. Forse non contribuirei all'economia locale? Il paesaggio e quindi anche la pedemontana friulana è un bene comune, cioè di tutti, non solo dei friulani, non solo degli italiani e quindi anche la voce di un forêst che vuole esprimere la sua posizione dovrebbe essere presa in considerazione.
Andrea Belli