Giovedì 01 Dicembre 2011 12:38 comitato-arca.it
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Considerazioni sull'articolo 18 della legge di stabilità

Il titolo di apertura del Sole 24 ore di domenica 20 novembre 2011 è esplicito: Infrastrutture, incentivi ai privati. Il richiamo in prima dell’articolo di pg 3 apre così: Risorse certe per le opere prioritarie e più incentivi ai privati: sono le linee guida del piano Monti-Passera per realizzare le infrastrutture.

L’articolo parte subito indicando nel rilancio del project financing lo strumento per far ripartire le grandi opere e fa, altrettanto subito, riferimento alle defiscalizzazioni Irap e Ires inserite da Tremonti nell’articolo 18 della legge di stabilità.

Detta semplice: le imprese impegnate nella realizzazione delle grandi opere utilizzano le imposte che dovrebbero versare come finanziamenti per l’avanzamento lavori. E fin qui non c’è da scandalizzarsi. Lo Stato decide di partecipare al cofinanziamento dell’impresa rinunciando alle entrate che deriverebbero dall’Irap, dall’Ires e dall’Iva. Basta dire con chiarezza che non fanno tutto i privati, che non è vero che allo Stato (cioè ai cittadini) non costa nulla, e che alla fine ci ritroveremo con delle belle opere gratis. È chiaro che non è così. Anzi, la defiscalizzazione prevista da Tremonti, ricorda il Sole, è giudicata dalle imprese del tutto insufficiente a mettere in moto la macchina del project financing.

Ci si lancia poi contro il Vietnam delle opere pubbliche, il percorso accidentato dei passaggi "burocratici" che scoraggiano qualunque soggetto privato, Vietnam che Passera ha conosciuto dall’altra parte, quando con Banca Intesa ha finanziato Brebemi, Pedemontana lombarda e Tem.
Non una riga sui possibili conflitti di interesse.
Ma passi. Due questioni si stagliano in modo evidente quando passiamo da questi discorsi generali agli effetti concreti.

Uno. Come si determina la necessità e l’urgenza di una grande opera?

Due. Come si rivedono i conti relativi al costo dell’opera? Perché, nel caso del passante autostradale Cimpello-Gemona, le buste delle offerte sono state chiuse, presentate alla Regione e aperte con altre regole, che non prevedevano questi incentivi. Possiamo anche decidere che lo Stato, lo Stato perché è lui che incassa l’Iva e l’Ires, non la Regione, ritenendo prioritaria un’opera, la cofinanzi, ma questo ha degli effetti sui costi di produzione e quindi dovrebbe avere degli effetti anche sui tempi e sulle modalità di remunerazione dell’investimento da parte del concessionario dell’opera.

Tradotto: i pedaggi dovrebbero essere inferiori e i tempi di concessione anche, dato che i finanziatori hanno finanziato di meno.
Altrimenti è un regalo alle grandi imprese e alle grandi banche.

Nico