Domenica 14 Aprile 2013 17:50 comitato-arca.it
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Determinanti della salute

La convenzione di Aarhus, ratificata dall'Italia con la legge 16.3.2001, n. 108, stabilisce che ogni persona, della presente e delle future generazioni, ha diritto di vivere in un ambiente adeguato alla propria salute e al proprio benessere. A tale fine i cittadini dovranno avere accesso all'informazione, alla partecipazione pubblica nel processo decisionale, accesso alla giustizia in materia di ambiente.

Tra i determinanti della salute assume un ruolo molto importante la tutela dell'ambiente inteso come l'insieme di tutti i fattori fisici, chimici e biologici esterni all'individuo. Nel 2006 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dichiarava che si deve "prevenire le malattie attraverso un ambiente più salubre". Sì perché si stima che il 24% delle malattie e il 23% delle morti possano essere attribuiti a fattori di carattere ambientale.

L'Italia, sfortunatamente per noi:

inquinamento-terra

Anche la nostra regione, dal punto di vista della salubrità, non lascia ben sperare essendo una delle zone più inquinate del pianeta e dove coesistono:

L'OMS nelle sue linee guida indica 10microg/m3 come livello massimo di PM 2,5 (particelle così piccole - 1/4 del PM10 normalmento preso in considerazione - da arrivare fino agli alveoli polmonari). Sfortunatamente l'efficienza dei filtri di abbattere particelle inferiori a 0,5 - 0,8 micron è minima e maggiore è la temperatura di combustione maggiore è la formazione di particolato ultrafine (PM0,1) in grado di penetrare nelle cellule e contro il quale l'organismo non possiede alcuna possibilità di rimozione. Tra le molte sostanze inquinanti e dannose per la salute c'è la diossina che viene assorbita soprattutto con gli alimenti. Queste sostanze - con tempi di dimezzamento nel tessuto adiposo tra i 7 e i 10 anni e al suolo tra i 25 e i 100 anni - anche se inizialmente disperse nell'ambiente, dopo la loro emissione, si concentrano nella catena alimentare e giungono, prima o poi, nei nostri piatti.

In una situazione di incertezza, dobbiamo pretendere un approccio di gestione dei rischi che tuteli la popolazione, senza attendere i risultati della ricerca scientifica. I casi di Seveso, dell'amianto, della "mucca pazza" dovrebbero aver insegnato qualcosa. Bisogna esigere che le decisioni vengano prese seguendo il principio di cautela e la prevenzione primaria che non consiste nella diagnosi precoce ma nella riduzione dell'esposizione di tutta la popolazione agli agenti cancerogeni, mutageni e teratogeni*.

autostrada vici abitazioniLa tutela della salute non ha colore politico ma è legata a una sana amministrazione che sappia prendere in considerazione la salute dei cittadini, se non come dovere umano, come tornaconto economico visti gli alti costi sostenuti per curare le malattie causate dall'inquinamento ambientale.

Quindi, se i politici si dimostrano miopi e indifferenti, spetta ai cittadini muoversi per difendere il loro diritto alla salute opponendosi a tutte quelle opere e pratiche che mettono a rischio la loro sopravvivenza, quella dei loro figli e quella dei loro nipoti. Ecco perché ci si dovrebbe mobilitare contro progetti di nuove autostrade inutili, contro la trasformazione dei cementifici in inceneritori, contro l'installazioni  di nuove antenne nei centri abitati, contro l'uso massiccio di fitofarmaci.  Ecco perché ci si dovrebbe impegnare nel portare avanti buone pratiche come la raccolta differenziata dei rifiuti, il risparmio energetico, il consumo di prodotti locali. 

Perché, come diceva Einstein: un uomo intelligente risolve i problemi, un uomo saggio li evita e come sostiene Irwin Bross -direttore del più grande centro di ricerca sul cancro al mondo -: se qualcuno (governo, istituzioni e quant'altro) ti dice che una cosa è buona e sicura per te, cio che significa veramente è che è buona e utile per loro: se c'è qualcuno che può difendere te e la tua salute, quel qualcuno non puoi essere che tu.

Presentazione**

* Tratto dalla presentazione del Dottor Gustavo Mazzi tenuta a Codroipo il 22 febbraio 2011.
** Presentazione del Dottor Gustavo Mazzi tenuta presso l'Istituto di Istruzione Superiore di Spilimbergo