Venerdì 20 Aprile 2012 00:00 comitato-arca.it
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Altre considerazioni sugli impatti di un'autostrada

SULLA QUALITÀ DELL'ARIA

L’inquinamento dell’aria da parte dei veicoli a motore è prodotto principalmente dai gas di scarico e dall’abrasione dei pneumatici sull’asfalto. Le principali categorie di inquinanti sono gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo, l’ossido di carbonio, il benzene, le poveri, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), i metalli pesanti. La quantità di emissioni inquinanti prodotte dal traffico veicolare dipende da:

SULLA RUMOROSITÀ AMBIENTALE

Il rumore dovuto ai veicoli è prodotto dal motore, dallo scarico e dal rotolamento dei pneumatici.

Il rumore è condizionato dal tipo di mezzo, dalle sue caratteristiche e condizioni, dalla velocità e dalla quantità di mezzi circolanti: un mezzo pesante produce circa 7 volte il rumore di un’auto, i mezzi più recenti sono costruiti in modo da ridurre le emissioni di rumore (come previsto dalle normative), ma ci sono più mezzi in circolazione; maggiore è la velocità, maggiore è il rumore prodotto.

Più aumenta la distanza dalla fonte più il rumore è influenzato anche da altri fattori, come ad esempio la direzione del vento.

Il rumore prodotto dai mezzi circolanti su un’infrastruttura come un’autostrada ha la caratteristica di essere continuo senza sostanziali interruzione, anche se con qualche variazione di intensità, nelle 24 ore.

Il controllo dell’inquinamento acustico è definito dalla legge quadro n. 447 del 1995 e da una serie di successivi decreti attuativi.

Il DPR n. 142 del 30/03/04 definisce le fasce di rispetto stradali in tema di rumore. Questa definizione aumenta i limiti per il rumore a fianco delle autostrade, favorendo le infrastrutture rispetto agli abitanti. barriere3Ad esempio un’area prevalentemente residenziale che dovrebbe essere in classe II (con limiti diurni di 55 decibel e notturni di 45), se ricade entro i 250 metri dall’autostrada passa automaticamente in classe IV (aree di intensa attività umana).

Gli interventi utili a ridurre il rumore, a parte quelli sui mezzi, sono la realizzazione di terrapieni, la collocazione di barriere fonoassorbenti, la piantumazione di alberi, l’utilizzo di asfalto fonoassorbente. I terrapieni e le barriere permettono un significativo abbattimento del rumore (10-20 decibel, nel nostro caso servirebbero barriere alte almeno 5 m), l’asfalto fonoassorbente determina una riduzione fino a 3 decibel e la piantumazione una riduzione nell’ordine di circa 1 decibel ogni 3 metri di piante, per cui sono necessarie estensioni considerevoli per un effetto significativo.

 SUL RISCHIO SANITARIO

L’inquinamento atmosferico è un fattore di rischio per diverse patologie, accertato attraverso studi epidemiologici e sperimentali. Le varie sostanze inquinanti presenti nell’aria hanno potenziali effetti tossici, infiammatori e cancerogeni su vari organi, con un rischio proporzionale alle loro concentrazioni.

Il benzene è una sostanza cancerogena che può causare la leucemia, anche gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) – tra i quali il più importante è il benzo(a)pirene - e le polveri hanno effetti cancerogeni, queste ultime soprattutto a livello dell’apparato respiratorio.

Gli ossidi di azoto (NOx), il biossido di zolfo (SO2), l’ozono (O3), le polveri hanno effetti infiammatori sull’apparato respiratorio.

gas di scaricoI gas irritanti e le polveri di diametro inferiore ad 1 micrometro, capaci di penetrare attraverso i polmoni nel sistema circolatorio, possono avere effetti infiammatori sulle arterie, determinando aggravamento dell’aterosclerosi e delle coronaropatie.

L’ossido di carbonio (CO) riduce la capacità di trasporto dell’ossigeno da parte del sangue con effetti a carico dell’apparato respiratorio, cardiaco, muscolare e del sistema nervoso.

Gli effetti sulla salute dello smog si possono distinguere in acuti e cronici. Tra i primi possiamo includere le bronchiti acute, gli episodi broncospastici (crisi asmatiche/asmatiformi), le infiammazioni delle vie aeree superiori, gli scompensi cardiorespiratori, le crisi cardiache. Tra i secondi le malattie respiratorie croniche (bronchite cronica, enfisema polmonare), la progressione dell’ateriosclerosi, il rischio di cancerogenesi, la sensibilizzazione alle allergie.

L’"indagine su inquinamento atmosferico e funzionalità respiratoria nei bambini affetti da asma bronchiale nelle ALSS 12 (Veneziana) e 13 (Dolo Mirano) del Veneto" svolta nel 2005 "ha confermato la correlazione tra i valori degli inquinati PM2,5, NO2, SO2, CO e ha indicato che il loro aumento è associato alla diminuzione di due indicatori della funzionalità respiratoria (diminuzione della PEF e del FEV1) anche a livelli di concentrazione non necessariamente superiori a quelli consentiti".

Alcuni autori indicano un possibile effetto coadiuvante tra lo stress notturno causato dal rumore del traffico e inquinamento nell’induzione di manifestazioni broncospastiche ed allergiche nei bambini.

SULLE ACQUE DI SCOLO

canaletta-scoloacqua-scolo2Sul sedime stradale si accumulano polveri contenenti vari inquinanti chimici. In occasione della pioggia queste polveri vengono trasportate dall’acqua e i reflui che ne derivano, se non convogliati, raccolti e trattati, possono inquinare i terreni circostanti e i corsi d’acqua.

Analoga situazione si può venire a creare anche in caso di incidenti che coinvolgono mezzi pesanti che trasportano sostanze chimiche.

SULL’URBANISTICA

viadottoIl raccordo autostradale Cimpello-Sequals-Gemona sarebbe un’infrastruttura autostradale costituita quasi interamente da viadotti (fino a 34 m di altezza, un paio di metri più del ponte di Pinzano) e terrapieni (fino a 9,5 m di altezza), che taglia il paesaggio e, in alcuni casi divide il territorio comunale, come una sorta di muraglia.

Ci sarebbero abitazioni a partire da meno di 10 metri di distanza dalla base stradale.

L’autostrada passerebbe attraverso o sul confine di ben 15 siti naturali a vario titolo protetti tra cui siti di interesse comunitario come il Tagliamento e zone a protezione speciale come i Magredi.

Alcune scuole primarie ed asili si verrebbero a trovare entro un raggio di 500 metri dall’infrastruttura.

SUL RISCHIO CHIMICO E SUI CARICHI PERICOLOSI

camion-rovesciatoSul nuovo raccordo autostradale, a credere alle stime fatte dalle imprese che hanno presentato il progetto, dovrebbero circolare giornalmente decine di migliaia di veicoli.

Tra questi non mancheranno sicuramente mezzi trasportanti carichi pericolosi visto che in UE l'8% del trasporto riguarda proprio merci pericolose. Per questo motivo il Parlamento europeo "incoraggia gli Stati membri a usare mezzi di trasporto alternativi a quello su strada"  e cerca regole comuni in quanto una legislazione unica garantirebbe maggiore sicurezza. Più volte si è infatti sentito al telegiornale che a causa di incidenti, si sono verificate perdite di pericolose sostanze chimiche con conseguente inquinamento di terreni e di piccoli corsi d'acqua, e alcuni episodi di intossicazioni di persone.

Il territorio attraversato dall’autostrada, con la vicinanza di abitazioni, edifici pubblici, scuole… sarebbe esposto ogni giorno, assieme alle persone che ci vivono, a questo tipo di rischio.